23/02/10

Um prontuário semi-sério de resistência musical (Osservatore Romano)


“10 discos para sobreviver aos Festivais”, de Giuseppe Fiorentino e Gaetano Vallini

Un piccolo prontuario di resistenza musicale potrebbe essere utile in questo periodo dell'anno in cui ai rigori e alle brume stagionali rischia di aggiungersi una marea crescente di canzoni festivaliere.
Una marea che si preannuncia particolarmente perniciosa - ma siamo pronti a ricrederci - per la presenza di principi e allenatori di calcio.
Bisogna prepararsi: l'onda canora, invece di sommergere a mo' di castigo le isole frequentate da ex famosi restii alla rassegnazione, inonderà implacabile l'etere fino alla prossima estate.
Per non restare completamente travolti e per ricordare che un'alternativa esiste - anche se in questo costante stato d'assedio è sempre più difficile individuarla - il nostro modesto prontuario può indicare la strada delle buona musica.
1. “Revolver” - Beatles
2. “The Dark Side of the Moon” - Pink Floyd
3. “(What's the Story) Morning Glory?” - Oasis
4. “Thriller” - Michael Jackson
5. “Achtung Baby” - U2
6. “Rumours” - Fleetwood Mac
7. “The Nightfly” - Donald Fagen
8. “Supernatural” - Santana
9. “Graceland” - Paul Simon
10. “If I Could Only Remember My Name” - David Crosby

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